Comune di Negrar di Valpolicella
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Villaggio Castello e distretto di Negrar

La zona centrale della valle Veriacus, ove si trova Negrar, non appare documentata prima del secolo X. Nel testamento di Dagiberto, visdomino ovvero amministratore della Chiesa veronese - testamento redatto nel 931 - tra le molte località ove sono dislocati beni appare anche Illiagus, da identificare con l’odierna Iago presso Negrar. Un documento privato dell’anno 971 fornisce indicazioni preziose. Un abitante del castello di Negrar vende ad un abitante del villaggio di Prun un appezzamento a viti situato nella valle Veriacus, nel vicus Vila, nel luogo detto Termino (si noti la precisa tecnica ubicatoria). Vila corrisponde all’odierna località Villa, a nord-est di Negrar. L'atto è redatto nel castello di Negrar: fra i testimoni, oltre ad uno di Villa, appaiono due de vico Cerelliagus, che va identificato con la località, non più definita vicus, documentata fra XII e XIII secolo, di Cerlago o Zarlago. Per il secolo XI sostanzialmente scarsa rimane la documentazione relativa a Negrar: torna ad essere nominato il castello e viene fatto riferimento al territorio. All’inizio del secolo seguente ritroviamo il castello e il villaggio; più volte si tratta di appezzamenti situati in località minori del territorio stesso. Altri documenti concernono la pieve, in modo indiretto, o diretto. I due villaggi, Cerlago e Villa, documentati nel secolo X, non spariscono, ma vengono perdendo la loro individualità amministrativa a profitto di Negrar, che diviene l’unico centro di tutto il distretto.
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